Secondo i risultati dello studio, per la salvaguardia del nostro cuore, la dose giusta di mirtilli è di 150 grammi al giorno. Con questa porzione, infatti, si arriva a una riduzione del rischio cardio-vascolare del 12-15%. I ricercatori hanno indagato gli effetti del consumo di mirtilli nella dieta quotidiana su un campione di 115 individui (di età compresa tra 50 e 75 anni) in sovrappeso oppure obesi, affetti da sindrome metabolica.
L’indagine è stata portata avanti per 6 mesi e i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo consumava ogni giorno 150 grammi di mirtilli liofilizzati; il secondo ne ha assunto 75 grammi al giorno; mentre al terzo gruppo è stato somministrato un placebo con sapori e coloranti artificiali. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi afunzione vascolare, resistenza insulinica e livelli di colesterolo. Dai risultati è emerso che glieffetti benefici su funzionalità vascolare e miglioramento della rigidità delle arterie si sono avuti solo nel gruppo che aveva assunto la dose massima di mirtilli: ovvero 150 grammi al giorno.
In precedenza, altre ricerche scientifiche avevano dimostrato che i mirtilli riducono il rischio di sviluppare malattie come il diabete di tipo 2. La spiegazione degli effetti benefici per il cuore risiede negli antociani. Flavonoidi ad alto potere anti-ossidante, presenti in tutti i frutti di bosco, che ne caratterizzano il colore rosso e blu. Questi composti naturali vengono metabolizzati nel nostro intestino per produrre sostanze utili per la flora batterica e che svolgono un ruolo chiave nel metabolismo.
Laricerca anglo-americana, nello specifico, ha voluto indagare l’effetto delle antocianine in relazione alla sindrome metabolica. Condizione che riguarda un terzo degli adulti occidentali e che comprende la presenza concomitante di almeno tre dei seguenti fattori: ipertensione, iperglicemia, trigliceridi elevati, colesterolo “cattivo” alto ed eccesso di grasso addominale. Condizioni che determinano un aumento del rischio per le malattie cardio-vascolari e il diabete di tipo 2.In conclusione, secondo gli esperti, i mirtilli e gli altri frutti di bosco andrebbero inseriti nelle strategie alimentari per ridurre il rischio cardio-vascolare e proteggere la salute del cuore, soprattutto negli individui a rischio.
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FONTI
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