VITAMINE E MINERALI PER SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO

VITAMINE E MINERALI PER SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Una dieta varia ed equilibrata assicura un apporto adeguato di micronutrienti, vitamine e minerali, che sostengono il nostro sistema immunitario. Sono numerosi gli studi scientifici che ne attestano l’importanza. I micronutrienti con più evidenze scientifiche a sostegno della loro funzione di supporto al sistema immunitario sono vitamine C, D e Zinco.

La vitamina C, in particolar modo, stimola l’innalzamento delle difese immunitarie proteggendo dalle affezioni respiratorie. Si trova specialmente in agrumi (limoni, arance), frutti rossi (ribes e fragole), kiwi, ananas, ciliegie, anguria, melone e papaia. Ricche di vitamina C sono le verdure a foglia verde (broccoli, cavoli, spinaci, bietole, cime di rapa, rucola, lattuga, radicchio, prezzemolo etc.) e le solanacee (peperoni, pomodori crudi).

Anche la vitamina D aiuta a stimolare il sistema immunitario, prevenendo le infezioni e abbassando i livelli di infiammazione. Viene assimilata dall’organismo per l’80% attraverso l’esposizione dell’epidermide ai raggi solari. Il restante 20% si ottiene dal cibo. Ricchi di vitamina D sono pesce azzurro (sgombro, sardine, aringhe, acciughe, spigola, tonno, salmone, triglie), uova e funghi. In minor quantità, possiamo trovarla anche in frutta secca (mandorle e noci), cereali integrali, fagioli e verdura a foglia verde.

Lo Zinco ha un ruolo importante per il sistema immunitario, grazie alla sua funzione nello stimolare il corretto funzionamento del timo, soprattutto contro virus influenzali, sintomi da raffreddamento e infezioni di origine batterica a carico delle vie respiratorie. Si trova principalmente in molluschi e pesce, cereali integrali, legumi (fagioli, lenticchie, ceci), frutta secca (mandorle, noci, pinoli, anacardi e arachidi) e semi oleosi (sesamo, papavero, zucca e girasole), anche nei funghi e nel cacao.

Anche Ferro, Rame e Selenio, con meccanismi diversi e molto precisi, ci sostengono nell’avere un sistema immunitario efficiente.

Il Ferro introdotto con la dieta si distingue in “eme” e “non eme”. Il primo è presente negli alimenti di origine animale. Si trova in fegato, carni rosse equine e bovine, ma anche pesce azzurro (alici, sardine, acciughe, spigola) così come frutti di mare (vongole, cozze e ostriche), crostacei e uovo (tuorlo). Il ferro non eme, invece, è presente nei vegetali e, per essere assorbito meglio va abbinato alla vitamina C. Sono ricchi di ferro cereali integrali, legumi (specialmente lenticchie e fagioli) e verdure a foglia verde (rucola, spinaci, prezzemolo, broccoli). Anche la frutta essiccata è ricca di Ferro (prugne, uvetta, albicocche, datteri), come pure la frutta secca (anacardi e pistacchi). Per assorbirlo al meglio è bene associare questi alimenti ricchi di vitamina C, come succo di limone, pomodori, peperoni, kiwi. Alcune sostanze, però, inibiscono l’assorbimento del ferro, per cui l’assunzione contemporanea dei alcuni alimenti potrebbe ridurne l’assorbimento: the, caffè, cioccolato, yogurt, formaggi, alimenti e acque ricchi di calcio dovrebbero essere consumati a distanza dai pasti.

Il Rame stimola il sistema immunitario poiché, oltre a essere coinvolto nel buon funzionamento della tiroide, mantiene una quantità adeguata di globuli bianchi, in grado di contrastare virus e batteri. Si trova in molluschi, crostacei, uova e carne nonché in frutta secca (noci, mandorle e nocciola), semi oleosi (girasole e zucca), legumi e cereali integrali, come pure in funghi e cacao.

Il Selenio, in sinergia alla vitamina C, stimola le difese del sistema immunitario, con effetto protettivo da virus influenzali, infezioni e malanni stagionali. Le fonti di origine animale sono pesce azzurro, molluschi, uova, latticini e carne rossa. Tra i vegetali, il selenio si trova in cereali integrali, legumi, frutta secca, semi oleosi, funghi e verdura.

Altre vitamine importati per il sistema immunitario sono le vitamine A, E e quelle del gruppo B.

La vitamina A, sotto forma di retinolo, insieme ai carotenoidi suoi precursori, svolge un potere anti-ossidante con effetto potenziante del sistema immunitario, andando a costituire un’eccellente barriera nei confronti di infezioni polmonari. I carotenoidi si trovano in ortaggi e frutta di colore arancio-rosso: carote, zucca, pomodori peperoni, albicocche, pesche, melone, nespole. Come pure in verdure a foglie verde e spezie come la paprica. Il retinolo si trova in pesce azzurro, uovo, yogurt, formaggio e carne.

Anche la vitamina E aiuta a sostenere il sistema immunitario. Si trova specialmente in frutta secca (mandorle, nocciole e arachidi), semi oleosi (girasole, lino), verdure a foglia verde, avocado, more di rovo, castagne olive e olio extra-vergine d’oliva.

Infine vanno citate le vitamine del gruppo B che, in sinergia con alcuni minerali e altre vitamine, sono essenziali per il buon funzionamento del sistema immunitario. Si trovano in pesce, crostacei, uova, latticini e carne, verdure a foglia verde, cereali integrali, legumi, frutta secca, semi oleosi. La vitamina B12 è l’unica che si trova solo nel mondo animale, per cui chi segue diete prettamente a base vegetale è bene che consulti sempre un nutrizionista per integratori validi che ne scongiurino la carenza.

Mangiare pesce 2-3 volte alla settimana, insieme a legumi, a tante verdure di stagione e possibilmente di origine biologica, cereali integrali e frutta di stagione, così come suggerito dalla Dieta della Longevità, ci aiuta a fornire al nostro corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per un benessere duraturo.

FONTI

  1. https://www.mdpi.com/2073-4409/8/6/603https://www.mdpi.com/2072-6643/12/1/236/htm
  2. https://www.mdpi.com/2072-6643/12/1/236/htm
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28598721
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9587153
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30200430
  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28094101
  7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2906676/pdf/nihms185109.pdf
  8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5707683/
  9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6266234/
  10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6478888/pdf/fnut-06-00048.pdf
  11. Vitamin and Mineral Supplement Fact Sheets – NIH National Institute of Health
  12. Vitamine – Informazioni generali – EPICENTRO
  13. Vitamine – Studi – EPICENTRO
  14. Sali minerali – Informazioni generali – EPICENTRO
  15. Sali minerali – Oligoelementi o micronutrienti – EPICENTRO
  16. LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: VITAMINE. Assunzione raccomandata per la popolazione (PRI) e assunzione adeguata (AI): valori su base giornaliera – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014
  17. LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: MINERALI. Assunzione raccomandata per la popolazione (PRI) e assunzione adeguata (AI): valori su base giornaliera – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014

IL NOSTRO MENU DI NATALE PER VOI, PER UN NATALE ALL’INSEGNA DELLA SALUTE, DEL GUSTO E DELLA TRADIZIONE

IL NOSTRO MENU DI NATALE PER VOI, PER UN NATALE ALL’INSEGNA DELLA SALUTE, DEL GUSTO E DELLA

Le festività sono un’ottima occasione di ritrovo con i nostri cari, con cui condividiamo pranzi e cene, che spesso, però, risultano essere eccessivamente lunghi ed estenuanti, arrecando disturbi digestivi e qualche chilo in più.

È giusto rispettare le tradizioni culinarie e godersi liberamente le feste, ma qualche piccolo accorgimento, senza rinunciare a gusto e tradizioni, potrebbe permettervi di rilassarvi senza sensi di colpa! Eccone qualcuno:

  • scegliete pietanze semplici e povere di grassi saturi e zuccheri aggiunti;
  • riducete le quantità delle porzioni, per poter assaggiare tutti i piatti, senza appesantirvi;
  • evitate di aggiungere ulteriori condimenti al piatto (sale, olio, salse);
  • evitate bevande zuccherate e/o gassate, ma bevete almeno 2 litri di acqua al giorno;
  • evitate di stare seduti a lungo e approfittate per sgranchirvi le gambe tra una portata e l’altra (ad esempio, fornendo aiuto in cucina o al servizio);
  • a fine pasto, se potete, uscite con i vostri cari a fare lunghe passeggiate, coinvolgendo anche i più piccoli.

Se non avete idee su come realizzare un pranzo di Natale semplice e salutare, vi aiutiamo noi!

Ecco un Menu di Natale realizzato per voi con prodotti di stagione e ricette tratte dal libro “Alla tavola della longevità” del Prof. Valter Longo.

ANTIPASTO:

Torta d’erbi

Per 6 persone 

  • 400 g di farina tipo 0 
  • 2 kg di bietole da foglia
  • 1 manciata di pangrattato
  • 300 g di ricotta di capra
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale, pepe

Mondate le bietole tenendo solo le foglie, lavatele, tritatele abbastanza grossolanamente, salatele e mettetele a scolare per 15 minuti. Mescolatele quindi con il formaggio, il pangrattato, un pizzico di pepe e 2 cucchiai d’olio. Impastate la farina con acqua, 2 cucchiai d’olio e un buon pizzico di sale. Dividete l’impasto a metà e tirate due sfoglie leggermente più grandi delle dimensioni della teglia. Ungete quest’ultima d’olio, stendetevi la prima sfoglia e versate il composto, livellandolo. Coprite con la seconda sfoglia sovrapponendone i bordi a quelli della prima, premendo per chiudere la torta. Cospargete con abbondante olio e bucherellate la superficie con una forchetta. Cuocete in forno a 200 °C fino a quando la sfoglia risulterà ben dorata.

PRIMO:

Risotto con la zucca

Per 4 persone

  • 250 g di riso
  • 250 g di polpa di zucca
  • 20 g di burro
  • 30 g di scalogno
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • 1,5 l di brodo vegetale
  • Olio extravergine di oliva
  • Prezzemolo
  • 20 g di grana padano
  • Sale, pepe

Fate appassire in una pentola con l’olio lo scalogno tritato, poi aggiungete la zucca tagliata a fettine. Bagnate con il vino e quando è evaporato aggiustate di sale, coprite e stufate a fuoco basso per 10 minuti, mescolando ogni tanto. Portate a ebollizione il brodo e unite il riso alla zucca, facendolo tostare leggermente, quindi terminate di cuocerlo aggiungendo il brodo poco per volta. Quando il riso è cotto mantecate con burro e formaggio grattugiato e cospargete di prezzemolo tritato. Servite con pepe da macinare al momento.

SECONDO:

Orata alla barese

Per 4 persone

  • 2 orate da 500 g 
  • 1/2 cipolla
  • 1 spicchio di aglio
  • Prezzemolo
  • 50 g di uvetta
  • 1 foglia di alloro
  • 1 l di vino bianco secco
  • 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva
  • Sale, pepe

Squamate le orate, pulitele e tagliatele a fette. Disponetele in un tegame di terracotta e ricopritele con il vino, l’uvetta, fatta rinvenire in acqua tiepida e strizzata, il prezzemolo e l’aglio tritati, la cipolla tagliata a rondelle e la foglia d’alloro spezzata a metà. Salate, pepate e lasciate marinare per un’ora. Mettete quindi il tegame sul fuoco e cuocete a fuoco basso per 10 minuti. Prelevate il pesce e trasferitelo sul piatto da portata, continuando a cuocere il sugo per addensarlo. Passatelo al colino e cospargetelo sul pesce, completando con un filo di olio crudo.

CONTORNO:

Insalata di cavolfiore

Per 4 persone

  • 1 cavolfiore 
  • 1 dozzina di olive nere
  • 1 cucchiaio di capperi
  • 1 peperone sotto aceto
  • Aceto di vino bianco
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale

Pulite il cavolfiore e dividetelo in cimette, sciacquatele e sbollentatele in poca acqua con un pizzico di sale: il cavolfiore deve restare al dente. Scolatelo e conditelo subito con l’aceto, l’olio, le olive, i capperi e il peperone tagliato a listarelle. 

DOLCE:

Castagnaccio

Per 8 persone

  • 350 g di farina di castagne
  • 80 g di uvetta
  • 100 g di pinoli
  • Qualche noce
  • 1 bicchiere di vino dolce
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 rametto di rosmarino
  • Sale

Fate riposare l’uvetta nel vino intiepidito. Nel frattempo setacciate la farina di castagne e unitela a 600 ml di acqua a temperatura ambiente. Aggiungete un pizzico di sale e l’olio, lavorando fino a ottenere una pastella non troppo densa. Aggiungete le noci grossolanamente tritate e i pinoli, l’uvetta scolata e strizzata e gli aghi di rosmarino e versate in una teglia ben unta d’olio: lo spessore dell’impasto dovrà essere di 2 cm al massimo. Passate un giro di olio sulla superficie, cospargete con qualche ago di rosmarino e infornate a 180 °C per circa 40 minuti, quando inizieranno a formarsi in superficie delle piccole crepe.

Dott.ssa Gina Forrisi

NEL 2019, QUASI 500MILA PERSONE HANNO DOVUTO RIVOLGERSI A 1.844 ENTI NON PROFIT PER AFFRONTARE UN PROBLEMA DI SALUTE. ECCO I DATI DEL 7° RAPPORTO SULLA POVERTÀ SANITARIA IN ITALIA.

NEL 2019, QUASI 500MILA PERSONE HANNO DOVUTO RIVOLGERSI A 1.844 ENTI NON PROFIT PER AFFRONTARE UN PROBLEMA DI SALUTE. ECCO I DATI DEL 7° RAPPORTO SULLA POVERTÀ SANITARIA IN ITALIA.

Povertà Sanitaria in aumento

Per la propria salute le persone povere in Italia possono spendere solo da 4 a 14 volte in meno rispetto al resto della popolazione

Il 4 dicembre 2019 è stato presentato dalla Fondazione Banco Farmaceutico il 7° Rapporto sulla Povertà Sanitaria. Quest’anno, quasi 500mila italiani non hanno potuto acquistare medicinali di cui avevano bisogno per motivi economici. Inoltre, la richiesta di farmaci da parte degli enti di assistenza sanitaria ha raggiunto il picco (rispetto agli ultimi 7 anni) con +4,8% rispetto al 2018, con oltre 1 milione di confezioni di medicinali richiesti.

Il direttore dell’OPSan (Osservatorio Povertà Sanitaria di Fondazione Banco Farmaceutico) riporta dati davvero preoccupanti per l’Italia, dove circa 5 milioni di persone vertono in condizioni di povertà assoluta. Una situazione che non consente nemmeno di affrontare le spese per le cure. Anche le famiglie non povere, però, nell’ultimo anno si sono viste costrette a limitare le spese sanitarie. In particolare,  hanno ridotto tale quota il 19% delle famiglie non povere e il 37% delle famiglie povere. 

Per comprendere le condizioni in cui si trovano queste ultime, basti pensare che in media possono spendere solo:

  • 2,19 euro al mese per i servizi odontoiatrici
  • 0,79 euro al mese per l’acquisto di articoli sanitari
  • 1,30 euro per le attrezzature terapeutiche
  • 4,61 euro per i servizi medico ospedalieri
  • 1,31 euro per i servizi paramedici

Per rendersi conto della esiguità di queste cifre, si possono confrontare con quelle del resto della popolazione, che risultano essere da 4 a 14 volte maggiori:

  • 31,16 euro al mese per i servizi odontoiatrici
  • 4,42 euro al mese per l’acquisto di articoli sanitari
  • 12,32 euro per le attrezzature terapeutiche
  • 19,10 euro per i servizi medico ospedalieri
  • 9,35 euro per i servizi paramedici

La situazione risulta ancora più grave se si pensa che sono proprio le famiglie con figli minorenni a dover fronteggiare i maggiori problemi di accesso al diritto alla salute. Condizione che sta contribuendo a ingigantire il record tutto italiano di obesità infantile (ogni 10 bambini e ragazzi, ben 4 sono in sovrappeso e di questi, 2 sono obesi).

Questo accade perché spesso il cibo più economico è anche quello meno sano, ovvero più ricco di grassi saturi, zuccheri e proteine animali, ma povero di nutrienti essenziali, come vitamine e minerali. Il cibo a buon mercato, infatti, non è per nulla completo e nutriente, ma anzi contribuisce ad aumentare il grasso sia negli adulti sia in bambini e ragazzi. 

I minorenni in condizione di povertà assoluta sono 1 milione 260mila, ovvero il 12,6% degli under 18 residenti nel nostro Paese. In questo scenario, le famiglie che si trovano in condizioni di ristrettezza economica, per un supporto nell’affrontare un problema di salute, possono rivolgersi ad associazioni e fondazioni onlus, che rappresentano un servizio sanitario sussidiario al Sistema Sanitario Nazionale, costruito grazie alla generosità di questi enti.

È proprio con lo scopo di aiutare chi è più in difficoltà, per motivi di salute e/o per motivi economici che le due fondazioni onlus fondate dal Professor Valter Longo (Fondazione Valter Longo e Create Cures Foundation) sono nate e cercano strategie serie e creative.

In particolare, le due Fondazioni offrono visite nutrizionali a prezzi agevolati per tutti e gratuite per chi è meno fortunato, senza nessuna distinzione di sesso, età, razza, credo religioso, ecc. 

Le attività delle due Fondazioni si fanno promotrici di offrire assistenza nutrizionale, programmi di sensibilizzazione, educazione alimentare, seminari e consulenze, nell’ottica di offrire a tutti l’opportunità di una vita sana e longeva e di avere anche un impatto positivo sul miglioramento della salute pubblica.

Fondazione Valter Longo e Create Cures Foundation vogliono assumere questo impegno pubblico verso la parte della popolazione che sperimenta le maggiori difficoltà sociali ed economiche.

Per maggiori informazioni: [email protected] e [email protected]

Il menù della longevità completo per la Festa del Ringraziamento, elaborato per voi dalla Fondazione Valter Longo Onlus in collaborazione con la Create Cures Foundation

Il menù della longevità completo per la Festa del Ringraziamento, elaborato per voi dalla Fondazione Valter Longo Onlus in collaborazione con la Create Cures Foundation

MENU PER IL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO

Il Giorno del Ringraziamento è una giornata speciale durante la quale si ringrazia e si è grati per tutto quello di positivo che abbiamo nella nostra vita. La Fondazione Valter Longo e la Fondazione Create Cures desiderano ringraziarvi per il vostro supporto in questo giorno speciale per tutti, e in particolare per gli USA, offrendovi un Menù completo della Longevità per la Festa del Ringraziamento elaborato appositamente per voi da noi.

Sulle tavole degli americani troviamo, in questa giornata particolare, il tacchino ripieno, una speciale salsa chiamata “gravy”,  puré di patate, salsa ai mirtilli rossi americani detti “cranberry” e torta di zucca. Traendo ispirazione dalle ricette tradizionali, le abbiamo adattate per sostenervi nel vostro percorso verso una sana longevità. Le porzioni sono per 8 persone e possono essere adattate a seconda del numero di ospiti.

Buona Festa del Ringraziamento! Siamo veramente grati del vostro costante sostegno che ci permette di offrire il nostro aiuto e dare a tutti l’opportunità di vivere una vita lunga e sana. Inviateci suggerimenti o commenti e condividete le foto del vostro pranzo della Longevità sulle nostre pagine social oppure via email a [email protected] o [email protected]. Grazie!

CORN-BREAD VEGANO E SENZA ZUCCHERO

Ingredienti

• 600 g di farina di mais 

• 200 ml d’acqua 

• Olio extra vergine di oliva (EVO) a piacere 

• Una bustina di lievito 

• Sale a piacere 

Procedimento

Unite tutti gli ingredienti in una ciotola, o su un piano di lavoro e amalgamateli per formare un impasto omogeneo e non appiccicoso. Stendete l’impasto con le mani o aiutandovi con un mattarello, raggiungendo uno spessore di circa 1,5 cm e disponetelo in una teglia rivestita di carta da forno, fate dei buchi con i rebbi di una forchetta e spennellatele con olio EVO e acqua.
Infornate in forno già caldo a 220°C per 15 minuti. Sarà pronto quando raggiungerà una colorazione dorata.
A questo punto tagliate la focaccia a quadrotti, la forma tipica del corn-bread americano, e servite. 

CALAMARI RIPIENI

Ingredienti

 • 1 Kg di calamari 

• 100 g di capperi triturati 

• 100 g circa di pangrattato integrale 

• 70 ml di olio EVO 

• 200 ml di vino bianco secco 

• Prezzemolo tritato a piacere 

• 2 spicchi di aglio 

• Pepe a piacere

• Sale a piacere 

• 300 g di olive taggiasche triturate 

• Scorza di limone non trattato 

 

Procedimento

CALAMARI

Sciacquate abbondantemente i calamari sotto l’acqua corrente, staccate delicatamente i tentacoli (che metterete da parte) e tagliate l’occhio con un coltello.
Rimuovete la penna di cartilagine trasparente dall’interno del corpo.
Svuotate il sacco dai visceri restanti e lavatelo abbondantemente sotto l’acqua.
Incidete il calamaro e liberatelo dalla pelle. 

A questo punto, aiutandovi con un cucchiaio riempite i calamari con la farcitura seguendo le indicazioni qui sotto, per ¾ e chiudeteli con uno stuzzicadenti. 

Versate un filo d’olio e uno spicchio di aglio in una padella e fate rosolare i calamari.
Sfumate con il vino bianco e cuocete lentamente con coperchio per 15-20 minuti. 

Condite con olio EVO a crudo. 

FARCITURA 

Affettate i tentacoli dei calamari a tocchetti.
Versate in una padella un filo d’olio e uno spicchio d’aglio e fate saltare i tentacoli con sale e pepe fino a quando non saranno morbidi. Trasferite il composto in una ciotola.
Mettete ora nella stessa padella il pangrattato e fatelo tostare per circa 2-3 minuti, mescolando spesso in modo che non si attacchi e non si bruci.
Trasferite tutto in una ciotola, e aggiungete il prezzemolo, i capperi, le olive, un po’ di scorza di limone e un filo di olio EVO. L’impasto risulterà sabbioso e compatto. 

MARMELLATA DI AGRUMI, ACCOMPAGNAMENTO DEL CALAMARO

Ingredienti

• 3 arance biologiche 

• 1 mela biologica 

Procedimento

È importante che la frutta sia biologica poiché utilizzeremo la buccia. Se non avete a disposizione frutta bio non utilizzate la scorza d’arancia e sbucciate la mela.
Pelate le arance eliminando la scorza, la membrana bianca e le pellicine, dividetele a spicchi e tagliateli a pezzi.
Affettate la scorza a striscioline e mettetele da parte
Tagliate la mele a tocchetti e frullatele con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una purea omogenea.
Mettete le arance, le scorzette e la purea di mela sul fuoco e portare a bollore.
Cuocere a fuoco basso per circa un’oretta fino a che la marmellata sarà densa. 

PURÈ DI CAVOLFIORE

Ingredienti

• 2 cavolfiori grandi 

• 50 ml di olio EVO 

• 100 ml di latte di soia senza zuccheri aggiunti 

• Sale a piacere 

• 40 g di parmigiano reggiano 

• Noce moscata grattugiata a piacere 

Procedimento

Dopo aver diviso il cavolfiore a cimette cucinatelo a vapore fino a quando la consistenza risulterà “al dente”
A questo punto unite tutti gli ingredienti in un mixer da cucina e frullate tutto fino a che il composto non risulterà cremoso e privo di grumi.
Mettete la preparazione in un pentolino antiaderente e fatelo scaldare a fuoco basso, mescolando spesso in modo da evitare che si attacchi al fondo. 

PUMPKIN PIE VEGANA AL CACAO

Ingredienti

• 120 g di farina integrale 

• 130 g di farina di farro (o altro cereale a piacere) 

• 190 g di zucchero grezzo di canna (130 g per la frolla e 60 g per la farcitura) 

• 60 g di olio EVO 

• 70 ml di acqua 

• Mezza bustina di lievito in polvere 

• 15 g di cacao amaro 

• 350 g di zucca 

• 150 g di latte di cocco (o altra bevanda vegetale senza zuccheri aggiunti) 

• 55 g di amido di mais 

• Cannella, noce moscata, chiodi di garofano a piacere 

• Un pizzico di sale 

Procedimento

Frolla vegana al cacao

Mettete in una ciotola 130 g di zucchero grezzo, l’acqua, l’olio, le farine, il cacao e un pizzico di sale.
Amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un panetto omogeneo.
A questo punto avvolgete l’impasto ottenuto in una pellicola e riponetelo a riposare in frigorifero per circa 1 ora. 

Farcitura alla zucca 

Sbucciate la zucca e tagliatela a pezzetti, in alternativa potete acquistarla già pulita e tagliata e fatela bollire per circa 20 minuti.
Una volta cotta passatela con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una purea omogenea.
Trasferite in una ciotola la zucca e aggiungete la bevanda vegetale, l’amido di mais, le spezie, 60 g di zucchero grezzo e un pizzico di sale.
Mescolate con le fruste fino a che il composto non sarà omogeneo e privo di grumi. 

A questo punto togliete la frolla vegana dal frigorifero e stendetelo con un mattarello su un piano infarinato fino ad uno spessore di mezzo centimetro.
Le frolle vegane possono risultare meno elastiche rispetto a quelle tradizionali, per questo motivo consigliamo eventualmente di bagnare leggermente l’impasto se dovesse risultare difficile da lavorare o troppo friabile.
A questo punto mettete dell’olio nello stampo e spalmatelo con della carta assorbente; “infarinate” con del cacao in polvere, eliminando l’eccesso come fareste con la farina, e disponete la frolla.
Fate riposare in frigo lo stampo con la frolla per una decina di minuti.
Bucherellate la base dello stampo con una forchetta, coprite la base con carta forno e disponete un peso al di sopra (ad esempio dei fagioli) e cuocete in forno già caldo a 200° per 10 minuti.
Una volta terminata questa precottura, rimuovete il peso e la carta forno, farcite la frolla con il composto a base di zucca e cuocete in forno già caldo, a 180 ° per circa 50 minuti.
Preparate la torta in anticipo rispetto a quando vi serve, in modo che si compatti. 

Dott.ssa ALESSANDRA FEDATO
Fondazione Valter Longo

OBESITÀ IN ITALIA: UN TERZO DEGLI ADULTI È IN SOVRAPPESO

OBESITÀ IN ITALIA: UN TERZO DEGLI ADULTI È IN SOVRAPPESO

Più di un italiano su 3 è in sovrappeso e una persona su 10 è obesa. Dati preoccupanti, se si pensa che obesità e sovrappeso mettono a rischio la salute pubblica, aumentando il rischio di malattie croniche, come diabete di tipo 2, patologie cardio-vascolari e tumori. L’Italian Obesity Barometer Report 2019 (Pubblicato su Obesity Monitor) ha realizzato un report durante il 1° “Italian Obesity Summit – Changing ObesityTM Meeting”, organizzato da IBDO Foundation (Italian Barometer Diabetes Observatory), in collaborazione con ISTAT, lo scorso 9 aprile a Roma.

Nel report sull’obesità in Italia: il 46% degli adulti (dai 18 anni), vale a dire oltre 23 milioni di individui, e il 24,2% di bambini e adolescenti (6-17 anni), ovvero 1 milione e 700mila individui, è in sovrappeso, con differenze di genere. Le donne presentano un tasso di obesità inferiore (9,4%) rispetto agli uomini (11,8%). Nella fascia di età bambini e adolescenti la differenza è ancora più evidente: 20,8% delle femmine è in sovrappeso, rispetto al 27,3% dei maschi.

DIFFERENZE TRA CITTÅ E CAMPAGNA

Dal punto di vista del territorio, poi, il sovrappeso è un problema diffuso maggiormente nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole, soprattutto tra i più giovani. In Meridione e nelle Isole, bambini e adolescenti in eccesso di peso sono rispettivamente ben 31,9 e 26,1%. Calano invece le percentuali muovendosi verso nord: 22% al Centro, 22,1% al Nord-Est e 18,9% al Nord-Ovest. Negli adulti le differenze territoriali sono meno marcate. Al Sud e nelle Isole gli adulti in sovrappeso sono l’11,8%, al Nord-Est 10,6%, al Nord-Ovest 10,2%, diminuendo al Centro fino all’8,8%. Oltre alla differenza tra Nord e Sud, in Italia esiste una sostanziale differenza tra centri urbani e zone rurali. Nei piccoli centri, (sotto i 2mila abitanti) le persone obese arrivano al 12%, mentre nelle grandi città la percentuale di persone obese scende al’8,8%. Negli ultimi anni (dal 2001 al 2017), però, gli aumenti più rilevanti nell’obesità si sono osservati nelle aree metropolitane (da 6,8 a 8,8 %) e nelle periferie urbane (da 8,2 a 10,9 %).

Un altro dato emerso è relativo alla sedentarietà, con forte divario tra Nord e Sud. In generale, più di un terzo dei giovani che abitano in Meridione e nelle Isole (a eccezione della Sardegna) non pratica sport e nemmeno attività fisica (42% in Sicilia, 41,3% in Campania, 40,1% in Calabria). Un altro ruolo importante gioca l’istruzione. Un titolo di studio elevato rappresenta un fattore protettivo nei confronti dell’obesità, soprattutto per quanto concerne la prevenzione primaria. Solo il 6,6% dei laureati è obeso, mentre la percentuale sale fino al 14,2% per chi ha la licenza media. Inoltre, in bambini e adolescenti figli di genitori laureati si riscontra un 18,5% di prevalenza per obesità, salendo al 29,5% dei figli di genitori poco istruiti.

LE STRATEGIE DA ATTUARE

I risultati del report mettono in luce la necessità di programmare interventi mirati, soprattutto in termini di prevenzione e cura di questa malattia, sempre più dispendiosa dal punto di vista medico, economico e anche di impatto sociale. L’obesità va considerata una vera e propria emergenza sanitaria, con gravi ripercussioni sulla salute degli individui, in relazione a qualità e aspettativa di vita, come pure con conseguenze impattanti per la società, in termini di costi economici. Ecco che il 1° “Italian Obesity Summit – Changing ObesityTM Meeting” rappresenta un punto di partenza per stimolare e avviare il dibattito anche a livello istituzionale, con un’attenzione da parte dei decisori politici. L’intento di IBDO Foundation, con la pubblicazione dell’Italian Obesity Barometer Report, rientra nell’ottica di condividere informazioni concrete e utili, che possano essere alla base del confronto e dei processi decisionali, per garantire l’accesso alle cure e migliorare la salute, grazie alla promozione di uno stile di vita e un regime alimentare adeguati.

Testo di Corinna Montana Lampo, giornalista

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FONTE: Italian Obesity Barometer Report 2019

GLI ADOLESCENTI OBESI RISCHIANO PROBLEMI AL CUORE

GLI ADOLESCENTI OBESI RISCHIANO PROBLEMI AL CUORE

Molti studi scientifici dimostrano come obesità e sovrappeso siano fattori di rischio per le malattie cardio-vascolari. Una recente indagine, condotta presso la Sahlgrenska Academy, dell’University of Gothenburg in Svezia, ha trovato una correlazione tra obesità durante l’adolescenza e comparsa di patologie del miocardio, in età adulta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica specializzata Circulation (maggio 2019) dell’American Heart Association.

SOVRAPPESO CORRELATO A CARDIOMIOPATIA
I ricercatori hanno analizzato un vasto campione di 1.668.893 maschi svedesi, di età 18-19 anni, che hanno svolto il servizio militare dal 1969 al 2005. Di questi individui, sono stati presi in esame i dati relativi a peso, altezza e all’Indice di Massa Corporea (BMI), estratti da un registro degli arruolati in quel periodo. Poi, sono stati analizzati due database nazionali, dove sono stati tracciati i ricoveri e le relative cause, nonché il numero e i motivi dei decessi. L’intento dei ricercatori era proprio quello di individuare se gli ex-militari avessero avuto una malattia cardiaca da adulti, seguiti fino all’età di 46 anni.

I risultati dell’indagine hanno rivelato che 4.477 di essi ha poi sviluppato una cardiomiopatia a un’età media di 45,5 anni. La cardiomiopatia è una disfunzione che colpisce il miocardio e che può portare a insufficienza cardiaca, fino a causare morte improvvisa. Esistono due forme di cardiomiopatia, dilatativa e ipertrofica. Nella cardiomiopatia dilatativa, il cuore si indebolisce e non riesce a pompare bene il sangue. Nella cardiomiopatia ipertrofica, il cuore si irrigidisce e non si riempie abbastanza di sangue. In entrambe i casi, la funzione cardiaca è ridotta e può portare a insufficienza cardiaca.

I RISULTATI DELLO STUDIO
Da questa indagine emerge che gli individui che durante l’adolescenza erano in sovrappeso, con Indice di Massa Corporea pari a 35 (che corrisponde a obesità di livello medio) hanno avuto una probabilità, maggiore di ben 8 volte di sviluppare, da adulti, una cardiomiopatia dilatativa. Mentre gli uomini svedesi che erano magri (con Indice di Massa Corporea minore di 20) all’età di 18 anni, avevano un basso rischio di cardiomiopatia. Rischio che aumentava gradualmente all’aumentare del peso corporeo.

Da tenere presente che si tratta di uno studio limitato al genere maschile, per cui per validare i risultati è necessario condurre indagini analoghe anche sulla popolazione femminile.

Testo di Corinna Montana Lampo

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Annika Rosengren et Al. – Higher Body Mass Index in Adolescence Predicts Cardiomyopathy Risk in Midlife, Long-Term Follow-Up Among Swedish Men – Circulation (May 2019)
  2. American Heart Association – Hearth News Being overweight as a teen may be associated with higher risk of heart muscle disease in adulthood – Circulation Journal Report (data ultimo accesso 01.08.2019)

ALLARME SOVRAPPESO E OBESITÀ PER BAMBINI E RAGAZZI

ALLARME SOVRAPPESO E OBESITÀ PER BAMBINI E RAGAZZI

Quelli italiani sono i più sovrappeso d’Europa, dopo i greci

Secondo gli ultimi dati divulgati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, negli ultimi 40 anni il numero di bambini in età scolare e adolescenti obesi è aumentato vertiginosamente: da 11 a 124 milioni in tutto il mondo. Un aumento di oltre 10 volte! I bambini in sovrappeso sono 216 milioni.

In Italia, i bambini sono, dopo quelli greci, i più sovrappeso d’Europa. 
Nella nostra penisola il 42% dei bambini e il 38% delle bambine sono in sovrappeso e il 21% dei maschi e il 14% delle femmine sono obesi. La percentuale in Italia è sorprendentemente molto simile e paragonabile a quella degli Stati Uniti, dove sono in sovrappeso il 35% e obesi il 26% dei bambini (percentuale che scende al 18% secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie americani CDC, Centers for Disease Control and Prevention, probabilmente perché non vengono considerati i casi di obesità molto gravi).

Anche negli Stati Uniti, si è osservato un peggioramento del sovrappeso tra i bambini e gli adolescenti tra i 2 e 18 anni dal 1999 al 2018. La situazione sembra aggravarsi sempre più velocemente nel corso del tempo anche tra i più piccoli, in particolare tra i maschi tra i 2 e i 5 anni, dove si è visto un forte aumento dell’obesità di I grado nel 2015-2016. Nello stesso periodo, anche il sovrappeso tra le ragazze adolescenti è passato dal 36 al 48% rispetto ai due anni precedenti.

L’eccesso di peso infantile è un’emergenza e va affrontato subito. Inoltre, “è necessario un approccio nutrizionale diverso, rispetto a quello attuato fino ad oggi”, come ha affermato il Professor Valter Longo, alla presentazione di un nuovo programma nutrizionale, che coinvolga esperti e famiglie, per far crescere bambini e ragazzi sani e garantirgli una vita sana fino a 110 anni.

Per saperne di più: “La longevità inizia da bambini” del Professor Valter Longo, edizione Vallardi.

BAMBINI IN SOVRAPPESO: ECCO I CONSIGLI PER I GENITORI

BAMBINI IN SOVRAPPESO: ECCO I CONSIGLI PER I GENITORI

Risulta difficile per bambini e genitori seguire e far seguire le diete tradizionali talvolta troppo restrittive. Un problema che può essere superato cercando innanzitutto di individuare gli errori alimentari e correggerli in maniera progressiva, ma costante, in base a ciò che ogni bambino/a o ragazzo/a può fare.

Per questo motivo, consigliamo di non rivoluzionare le abitudini dei nostri ragazzi, ma di apportare piccoli cambiamenti che gradualmente li conducano verso un’alimentazione corretta e una condizione di peso normale e salutare.

Iniziate con Diario alimentare

Come prima cosa quindi sarà necessario conoscere le abitudini alimentari e lo stile di vita del bambino o ragazzo, attraverso la compilazione di un diario alimentare di circa una settimana o più che ci permetta di ricostruire una giornata alimentare tipo.

I consigli per aiutarlo a perdere peso

  1. Limitare gli amidi degli alimenti della categoria PRF (4P – pasta, pane, patate, pizza – riso, frutta e succhi di frutta) e gli zuccheri del “cibo spazzatura”.
  2. Ridurre i grassi saturi.
  3. Variare le fonti proteiche utilizzando sia alimenti di origine animale sia vegetale.
  4. Mangiare di più, non di meno, sostituendo parzialmente con verdure e legumi gli alimenti ricchi di amidi.
  5. Rispettare un digiuno di 12 ore (notturne).
  6. Evitare di consumare troppi pasti fuori casa.
  7. Prendere e scrivere le misure del peso e della circonferenza della vita ogni 2 giorni, fino a quando viene ottenuto e mantenuto il peso desiderabile.
  8. Aumentare il dispendio energetico mantenendo uno stile di vita attivo.
  9. Non esagerare con le regole: la strategia migliore è diversa per ogni bambino e bisognerà partire da ciò che lui è disposto a fare.

Altre info e indicazioni le trovate sul nuovo libro di Valter Longo: La Longevità inizia da bambini- Create Cures Fondation.

La dieta “mima digiuno” che punta alla longevità

La dieta “mima digiuno” che punta alla longevità

USA Salute e benessere a lungo termine. È a questo che punta Valter Longo, Direttore dell’Istituto di Longevità della University of Southern California e Group Leader dell’Istituto Firc di oncologia molecolare di Milano che si è dedicato negli ultimi 25 anni a studi approfonditi che hanno portato alla Dieta della Longevità e al Programma Mima Digiuno.

“Mima digiuno”, la dieta della longevità contro le malattie intestinali

“Mima digiuno”, la dieta della longevità contro le malattie intestinali

Che lavorando sull’alimentazione si possano governare/orientare i nostri geni, rallentando i processi che ci fanno invecchiare e ammalare, Valter Longo ce lo aveva già spiegato con il suo libro “La dieta della longevità”, quasi 200 pagine di principi scientifici complicatissimi “tradotti” per tutti in un regime alimentare facile e gradevoleMa oggi lo scienziato italiano,  direttore dell’Istituto di longevità dell’University of Southern California, inserito da Time nella lista dei 50 personaggi più influenti al mondo del 2018 nell’ambito della salute, aggiunge un altro tassello ai suoi 25 anni di studi  sul rapporto genetica/alimentazione/longevità.