COS’È LA SINDROME METABOLICA

  • di: Fondazione Valter Longo
  • 13 Luglio 2022

Con l’espressione sindrome metabolica si intende una serie di alterazioni del metabolismo associate tra loro: ipertensione, obesità e diabete. Tutti fattori di rischio per le malattie cardio-vascolari, la cui combinazione aumenta la probabilità di incorrere in disturbi vascolari, problemi cardiaci, fino al rischio di ictus. Pressione alta, obesità e diabete sono patologie correlate tra loro e sempre più diffuse, a causa di abitudini alimentari scorrette e stile di vita sregolato. La sindrome metabolica viene indicata anche come sindrome da insulino-resistenza, poiché si reputa che sia dovuta alla resistenza delle cellule all’insulina. Ormone sintetizzato dal pancreas che permette al glucosio del sangue di entrare nelle cellule ed essere utilizzato come fonte di energia. Nel caso di insulino-resistenza le cellule non rispondono allo stimolo dell’insulina e, quindi, il glucosio rimane nel sangue, con livelli che aumentano, nonostante l’organismo tenti di mantenerlo sotto controllo producendo sempre più insulina.

QUALI SONO I SINTOMI E COME DIAGNOSTICARE LA SINDROME METABOLICA

La medicina ha individuato diversi fattori che contribuiscono a causare la sindrome metabolica. In primis, fattori genetici, che variano da individuo a individuo su base etnica, in relazione alla predisposizione per la resistenza insulinica. Poi ci sono fattori molecolari, ovvero la presenza di recettori nucleari, sostanze infiammatorie, proteine e ormoni che regolano il glucosio nel sangue. Infine, ma non da ultimi, fattori ambientali, correlati a scorrette abitudini alimentari, sovrappeso e sedentarietà. In definitiva, chi è ha una predisposizione genetica nello sviluppare insulino-resistenza e, allo stesso tempo, svolge poca attività fisica e accumula peso in eccesso, corre un rischio maggiore di essere affetto da sindrome metabolica.

L’accertamento è basato sulla combinazione di 5 fattori di rischio tra cui: obesità e circonferenza vita; ipertensione; colesterolo HDL; trigliceridi e glicemia (o insulino-resistenza). Parametri individuati da enti internazionali come WHO (World Health Organization), IDF (International Diabetes Federation), AHA/NHLBI (American Heart Association / National Heart, Lung and Blood Institute) e ATIII-NCEP (Adult Treatment Panel III – National Cholesterol Education Program). Per parlare di sindrome metabolica devono coesistere almeno 3 dei 5 parametri alterati. Secondo le Linee Guida internazionali più diffuse, i valori limite sono:

  • circonferenza vita ≥  102 cm nei maschi e ≥ 88 cm nelle femmine
  • pressione arteriosa ≥ 130 / 85 mmHg
  • colesterolo HDL < di 40 mg/dl nei maschi e < 50 mg/dl nelle femmine
  • trigliceridi ≥ 150 mg/dl
  • glicemia (a digiuno) ≥ 110

Conoscere i parametri da tenere sotto controllo è fondamentale, anche perché rappresentano fattori di rischio cardio-vascolare. Inoltre, spesso chi è affetto da sindrome metabolica presenta anche problemi di coagulazione del sangue e infiammazione cronica, oltre che altre condizioni patologiche tra cui fegato grasso, calcoli biliari, ovaio policistico e apnee notturne. Ecco l’importanza di intervenire sistemicamente, nell’affrontare la sindrome metabolica. A questo si aggiunge il ruolo indispensabile della prevenzione.

COME PREVENIRE E CURARE LA SINDROME METABOLICA

 

Per prevenire la sindrome metabolica esiste un’unica via. Adottare uno stile di vita sano, basato sul mantenimento del peso forma, grazie a un’alimentazione corretta ed equilibrata, insieme alla pratica di attività fisica regolare e quotidiana. Tutte azioni concrete che consentono di tenere sotto controllo pressione sanguigna, valori del colesterolo e glucosio presente nel sangue. Inoltre, è bene moderare il consumo di alcol ed evitare totalmente il fumo.

 

Come si cura la sindrome metabolica? Innanzitutto, è necessario modificare le proprie abitudini, verso uno stile di vita più sano, basato su una dieta equilibrata, l’aumento di esercizio fisico regolare moderato, che favorisce perdita di peso e riduzione del grasso corporeo, soprattutto addominale. In caso di sovrappeso, inoltre, è opportuno ridurre la quantità di calorie introdotte ogni giorno. Diminuire l’assunzione di zucchero, dolci, bevande zuccherate, sale da cucina e grassi di origine animale. Consumare regolarmente frutta, verdure, legumi e cereali integrali. Limitare il consumo di proteine animali, tra cui carni rosse, insaccati, latte e formaggi. Per condire, usare solo olio extravergine di oliva a crudo. Ecco semplici accorgimenti quotidiani per ridurre il peso corporeo: usare le scale, spostarsi a piedi o in bicicletta, camminare a passo veloce circa 10 minuti 3 volte a settimana, fino a 30-60 minuti 4-6 volte la settimana. In caso di patologia conclamata, in base alla presenza di parametri alterati, il medico può prescrivere una terapia farmacologica per tenere sotto controllo pressione, abbassare colesterolo e trigliceridi o ridurre la glicemia.

FONTI

 

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