Metodologia
Il principale obiettivo di questo studio era indagare l’effetto della dmd sul controllo glicemico, in particolare sulla HbA1c (un indicatore della glicemia media a lungo termine) e sull’uso di farmaci ipoglicemizzanti. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a due gruppi: uno che ha seguito il programma dmd e l’altro che ha continuato le cure standard come gruppo di controllo. Sono stati presi in considerazione vari parametri: concentrazioni plasmatiche di glucosio e insulina, peso corporeo, pressione sanguigna, profili lipidici, e misurazioni della composizione corporea (circonferenza vita, percentuale di grasso corporeo). Tutti questi dati sono stati raccolti all’inizio dello studio e dopo 6 e 12 mesi.
Risultati Principali
L’uso della dmd ha portato a una significativa riduzione nell’uso dei farmaci ipoglicemizzanti, con il 40% dei partecipanti che hanno ridotto la loro dose, rispetto al 5% del gruppo di controllo. Inoltre, i partecipanti che seguivano la dmd hanno mostrato una diminuzione maggiore del peso corporeo, della circonferenza vita, e della percentuale di grasso corporeo. Sebbene non vi fosse una differenza statisticamente significativa nei livelli di HbA1c medi tra i due gruppi, il 42% dei partecipanti nel gruppo dmd ha visto una riduzione dell’HbA1c, contro solo il 15% nel gruppo di controllo. Questo suggerisce che la dmd potrebbe avere un effetto positivo nel migliorare il controllo glicemico in una parte significativa dei partecipanti, anche senza alterare drasticamente i valori medi di HbA1c.
Inoltre, l’indice di resistenza all’insulina ha mostrato miglioramenti nei partecipanti che hanno seguito la dmd, suggerendo un miglioramento della sensibilità all’insulina. Non sono state riscontrate differenze significative nei profili lipidici o nella pressione sanguigna tra i due gruppi, eccetto per l’aumento del colesterolo HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”) nel gruppo dmd.
Eventi Avversi e Sicurezza
Durante il trattamento, i partecipanti alla dmd hanno sperimentato alcuni effetti collaterali, tra cui affaticamento, mal di testa, vertigini e nausea, che si sono manifestati durante i cicli di digiuno. Tuttavia, questi sintomi si sono risolti rapidamente tra i cicli, e non sono stati segnalati eventi gravi correlati allo studio.
Conclusioni
Lo studio ha dimostrato che la dmd, quando integrata con i trattamenti standard, può contribuire a migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 2. Sebbene la riduzione dei farmaci e la stabilizzazione dell’HbA1c non siano stati uniformemente riscontrati in tutti i partecipanti, l’approccio ha mostrato benefici in una porzione significativa di essi. In particolare, la dmd ha portato a miglioramenti nei parametri antropometrici, nella sensibilità all’insulina e nella gestione glicemica complessiva, suggerendo che questo approccio dietetico possa essere un valido strumento terapeutico aggiuntivo per il diabete di tipo 2.
L’introduzione della dmd come parte di una strategia terapeutica personalizzata offre un’opportunità promettente per ottimizzare la gestione del diabete, ridurre la dipendenza da farmaci e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
van den Burg EL, Schoonakker MP, van Peet PG, van den Akker-van Marle EM, Lamb HJ, Longo VD, Numans ME, Pijl H. Integration of a fasting-mimicking diet programme in primary care for type 2 diabetes reduces the need for medication and improves glycaemic control: a 12-month randomised controlled trial. Diabetologia. 2024 Jul;67(7):1245-1259. doi: 10.1007/s00125-024-06137-0. Epub 2024 Mar 28. PMID: 38546821; PMCID: PMC11153305.