Trascorrere almeno 120 minuti alla settimana nella natura rappresenta la “dose” minima per assicurarci salute e benessere psico-fisico. Lo dimostra un ampio studio svolto da un team di ricercatori dello European Centre for Environment and Human Health presso la University of Exeter Medical School (UK). I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports (giugno 2019).
TUTTI POSSONO TRARRE BENEFICIO DALL’AMBIENTE NATURALE
Si tratta della ricerca denominata MENE (Monitor of Engagement with the Natural Environment) voluta dal governo britannico, svolta su un campione di quasi 20mila persone, rappresentativo della popolazione anglosassone, monitorato durante il biennio 2014-2016. Per l’indagine, sono stati coinvolti individui residenti in Inghilterra appartenenti a gruppi sociali diversi: giovani e anziani, maschi e femmine, ricchi e poveri etc.
I partecipanti hanno risposto a questionari sul rapporto con gli ambienti naturali e la frequenza delle visite a parchi, boschi, campi, colline, monti, fiumi, spiagge etc. Agli stessi, poi, sono anche state poste domande auto-valutative sulla loro salute e sul grado di soddisfazione personale legato allo stato di benessere in generale. Gli esiti della ricerca hanno attestato che tutte le persone coinvolte traggono benefici dal contatto con la natura, indipendentemente da età, sesso, eventuali problemi di salute e disabilità, fattori socio-economici e località in cui si abita (città o campagna), nonché stile di vita (sportivi o sedentari).
L’EFFETTO AUMENTA CON LE ORE TRASCORSE ALL’ARIA APERTA
Dall’analisi dei questionari, i ricercatori hanno rilevato che le persone che avevano passato almeno 2 ore in ambiente naturale (durante la settimana precedente la rilevazione), hanno dichiarato per un 23% in più di trovarsi in uno stato di grande benessere e il 59% in più ha riferito di godere di buona salute, rispetto a chi, invece, aveva trascorso per nulla o poco tempo in natura. Inoltre, l’effetto benefico è risultato amplificato con l’aumentare del tempo trascorso all’aria aperta, fino a un picco settimanale di 3 ore per lo stato di salute e 5 ore riguardo la sensazione di benessere generale.
Gli esperti hanno desunto che sono necessarie almeno 2 ore a contatto con la natura, per stare bene e avere benefici sia dal punto di vista mentale sia lato salute fisica. Tempo che può essere trascorso in modo continuativo, concentrato in una o due volte alla settimana con lunghe sessioni di una o due ore, oppure diluito e frazionato in piccole dosi quotidiane, fino a raggiungere almeno 120 minuti settimanali. A questa conclusione sono arrivati dopo l’analisi dei dati che dimostra anche i benefici si hanno sia che si pratichi attività fisica sia che si rimanga a contemplare la natura seduti su una panchina oppure sdraiati su un prato (per motivi di salute legati a immobilità o per semplice scelta personale). La natura sembra, dunque, essere l’elemento discriminante, con il suo effetto benefico e distensivo sulla psiche.
Gli esperti suggeriscono che queste 2 ore potrebbero essere inserite nelle Linee Guida per la salute del cittadino e, dunque, anche programmare interventi mirati di comunicazione per promuovere il benessere.
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