Che le bevande gasate facciano male alla salute, ormai è risaputo. Sono, infatti, molteplici gli studi scientifici che dimostrano che lo zucchero in esse contenuto porta ad aumentare il rischio di morte precoce. Una nuova ricerca svela che anche i succhi di frutta 100% al naturale contengono la stessa quantità di zuccheri di bevande zuccherate e che, quindi, se bevuti in eccesso sono ugualmente nocivi. Si tratta di un’indagine portata avanti un gruppo di ricercatori statunitensi della Emory University di Atlanta (Georgia) e della Cornell University di Ithaca (New York), che hanno messo a confronto, per la prima volta, i succhi di frutta al 100% con le bibite gasate. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Jama (maggio 2019).
ZUCCHERO DELLE BIBITE ASSOCIATO AL RISCHIO CORONARICO
Per farlo, i ricercatori hanno analizzato le abitudini alimentari, in particolare riguardo l’assunzione di bevande zuccherate e succhi di frutta, di quasi 13.440 adulti americani, con oltre 45 anni di età. Durante il periodo di osservazione di 6 anni, sono stati registrati 1.000 casi di morte per qualsiasi causa e 168 decessi per malattie coronariche. È risultato che chi ha bevuto un bicchiere grande (350 ml) di succo di frutta al giorno, ha visto aumentato del 24% il rischio di morte, rispetto a chi non ne ha bevuto affatto. Mentre per chi ha bevuto tutti i giorni bibite zuccherate il rischio di morire è aumentato “solo” dell’11%.
Studi precedenti avevano associato il consumo di molti succhi di frutta con un aumentato rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, rispetto a chi mangia frutta intera. Come pure il consumo di zucchero e bibite zuccherate (SSBs – Sugar Sweetened Beverages) è già stato associato a dislipidemia, obesità e diabete, considerati tutti fattori di rischio per le malattie coronariche. In ogni caso, sono necessarie ulteriori indagini e a più lungo termine, per confermare quanto osservato in questo studio preliminare.
MEGLIO LA FRUTTA INTERA CHE I SUCCHI DI FRUTTA
Bibite zuccherate, bevande gasate, energy drink e gli stessi succhi di frutta al 100% sono tra i principali responsabili di obesità e problematiche cardio-vascolari. Nella maggior parte dei casi, inoltre, i succhi di frutta contengono la massima quantità di zucchero che un bambino di 4-6 anni non dovrebbe consumare nell’arco di una stessa giornata. Considerando che, però, i succhi di frutta sono ancora largamente considerati come una scelta più sana rispetto alle bevande zuccherate, ma spesso contengono la stessa quantità di zucchero e forniscono un apporto calorico pari agli SSBs. Anche se si tratta di zucchero già presente nella frutta, il nostro organismo lo metabolizza allo stesso modo dello zucchero aggiunto.
L’OMS, infatti, considera lo zucchero naturalmente contenuto nei succhi di frutta allo stesso modo degli zuccheri aggiunti nei prodotti alimentari. Ecco l’importanza di impostare campagne di comunicazione, limitazioni sul marketing e tassazione anche per i succhi di frutta al 100%, soprattutto quando i consumatori finali sono i bambini.
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