di Fondazione Valter Longo Onlus
Buone notizie per gli amanti delle spezie, a discapito del sale. Mangiare troppo salato fa male alla salute del cuore, poiché determina l’insorgere di ipertensione e aumenta il rischio di sviluppare malattie cardio-vascolari, come insufficienza cardiaca, infarto e ictus. Per scongiurare tutto ciò, solitamente i medici consigliano di limitare l’uso del sale sulle nostre pietanze, anche se la quantità di sale nella nostra dieta di ogni giorno rimane un argomento controverso, dato che anche chi consuma troppo poco sale corre il rischio aumentare la probabilità di sviluppare patologie cardiache. Come fare con l’abitudine ai gusti saporiti?
Un gruppo di ricercatori della Terza Università Militare di Chongqing (Cina) ha indagato sulla possibilità di ridurre il sale dalla nostra dieta quotidiana, sostituendolo con le spezie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Hypertension (ottobre 2017).
IL PEPERONCINO AIUTA A TENERE SOTTO CONTROLLO LA PRESSIONE
L’indagine ha coinvolto più di 600 persone adulte di nazionalità cinese, a cui inizialmente è stato chiesto se preferissero pietanze salate oppure piccanti, dopodiché sarebbe stata controllata loro la pressione sanguigna. È risultato che i partecipanti che non mangiavano piatti piccanti, hanno assunto in media 13,4 grammi di sale al giorno. Mentre i soggetti che sceglievano cibi speziati hanno ridotto la quantità di sale assunto fino a 10,3 grammi al giorno. Inoltre, per gli amanti delle spezie, la pressione sanguigna sistolica è risultata più bassa di 8 mmHg rispetto a chi, invece, predilige il salato e non mangia piccante. Lo stesso vale per la pressione arteriosa diastolica, inferiore di 5 mmHg per chi usa le spezie.
I ricercatori hanno studiato se una maggiore consapevolezza sugli alimenti salati potesse ridurre l’assunzione di sale con la dieta quotidiana, scoprendo che il piacere per i sapori speziati rappresenta una soluzione efficace per ridurre il consumo di sale con la dieta quotidiana e, di conseguenza, tenere sotto controllo la pressione sanguigna, indipendentemente dal tipo e dalla quantità di cibo. Nello specifico, sarebbe al capsaicina, sostanza che conferisce il sapore piccante al peperoncino e alle altre spezie, ad amplificare la sensazione di sapore salato negli alimenti.
LE AREE CEREBRALI STIMOLATE DAL SALE E DALLE SPEZIE SONO LE STESSE
Inoltre, attraverso tecniche di imaging, i ricercatori hanno indagato sulle zone cerebrali coinvolte nei meccanismi che regolano la percezione del gusto salato (insula e corteccia orbito-frontale) scoprendo che sono le stesse che vengono attivate dal gusto speziato. Per di più, le spezie vanno ad amplificare l’attività cerebrale di quelle stesse aree stimolate dal sale. Ecco che allora, mangiare piccante può essere un ottimo escamotage per assumere meno sale, dato che ne aumenta la percezione gustativa.
Alla luce di ciò, gli esperti consigliano a chi lo ama di mangiare cibo piccante ogni giorno; mentre indicano a chi non tollera il peperoncino di scegliere altre spezie. In ogni caso, sono necessari ulteriori studi per capire quale sia la spezia migliore da aggiungere al cibo, per poter ridurre il consumo di sale e/o abbassare la pressione sanguigna. Come pure può essere utile condurre indagini scientifiche su campioni di popolazione più vasti e appartenenti ad altri gruppi etnici.
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