La Dieta Mima Digiuno ideata da Valter Longo,si basa sulla simulazione del digiuno e consiste in una restrizione calorica studiata ad hoc, che garantisce l’assunzione di nutrienti fondamentali. Un regime alimentare limitato nel tempo (5 giorni) a base di verdure, poche proteine e a basso contenuto calorico, induce le cellule dell’organismo a reagire come se si stesse digiunando.
Inizialmente, gli esperimenti sono stati svolti in laboratorio, su topi affetti da IBD e sottoposti a due cicli di DMD per quattro giorni.I risultati hanno evidenziato come questo protocollo alimentare,nei modelli murini, abbiainvertito la patologia. Con la Dieta Mima Digiuno, si riduce l’infiammazione intestinale, grazie all’aumentata rigenerazione della mucosa dell’intestino indotta dall’attivazione di cellule staminaliin situ,come pure sifavorisce laproliferazione di ceppi batterici “buoni”: Bifidobatteri e Lattobacilli. In tal modo, viene promossa l’espansione delmicrobiota intestinale benefico, potenziando anche il controllo della risposta del sistema immunitario alle infezioni.
Secondo i ricercatori, gli stessi effetti si possono avere anche nell’uomo. Le nuove indagini di Valter Longo sono rivolte proprio in tal senso. Infatti, sono già in corso sperimentazioni che coinvolgono individui umani adulti nel seguire la Dieta Mima Digiuno per 5 giorni consecutivi. I primi risultati indicano che, già alla fine di un primo ciclo, si riducono alcuni fattori di rischio per diverse malattie anche gravi. Per esempio, diminuiscono i valori di Proteina C Reattiva (PCR), che rappresenta il marcatore di infiammazione per eccellenza. L’ipotesi, dunque, è quella che vede la Dieta Mima Digiuno come protagonista nel ridurre il profilo infiammatorio sistemico e, quindi, diminuire anche il rischio di ammalarsi sia di malattie intestinali sia di altre patologie. La Dieta Mima Digiuno, da questi studi,risulta meglio del digiuno stesso.
Rispetto al digiuno la DMD èpiù facile da seguire, oltre che più sicura dal punto di vista scientifico, perché non induce sofferenza nell’organismo e garantisce l’assunzione di nutrienti fondamentali (come invece non fa un digiuno di sola acqua, che dunque può essere anche pericoloso). Inoltre, il piano alimentare della DMD prevede anche l’assunzione di prebiotici, fondamentali per regolare il microbiota intestinale e ottimizzare l’effetto anti-infiammatorio.Ecco perché laDMD, secondo la ricerca, può essere efficace anche per curare malattie infiammatorie intestinali, incluso morbo di Crohn e colite ulcerosa, legate sì a una predisposizione genetica, ma anche a fattori che alterano il microbiota intestinale. Come diete che causano cambiamenti pro-infiammatori sono state correlate a IBD, allo stesso modo, la DMD è efficace a migliorare la salute in generale e allungare la prospettiva di vita.
Per concludere, dopo ogni ciclo di DMD, risulta di fondamentale importanza tornare a nutrirsi, possibilmenteseguendo un regime alimentare salutare come quello della Dieta della Longevità. La restrizione calorica della DMD, infatti, rappresenta una sorta di distruzione del sistema precedente, un totale reset dell’organismo, dopo il quale è strettamente necessario ricostruire le fondamenta per garantirci la salute. Ecco perché è così importante anche la fase di ri-alimentazione dopo ogni ciclo di DMD.
FONTI
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