La vitamina K è utile per alcuni importanti processi nel nostro organismo. Per esempio, interviene nellacoagulazione del sangue e svolge un’azione antiemorragica. La vitamina K, infatti, partecipa alla sintesi di sostanze fondamentaliper produrre i fattori per coagulare il sangue (protrombina, fattori VII, IX e X) ed enzimi anticoagulanti (proteine C, S e Z). La vitamina K svolge altre funzioni, grazie alla regolazione dienzimi coinvolti in altri processi fondamentali per l’organismo umano.
La K2, per esempio, entra in gioco nell’omeostasi del calcio e nellamineralizzazionedelle ossa, come pure nella formazione delle cartilagini e delle pareti delle arterie. Insieme a calcio e vitamina D, la vitamina K è dunque utile per curare le fratture ossee e prevenire l’osteoporosi. In generale la vitamina K viene immagazzinata a livello del fegato, delle ghiandole surrenali, midollo spinale, polmoni e reni. Questa ha un avvicendamento molto elevato e dopo i vari processi metabolici viene eliminata attraverso le urine.
Il fabbisogno giornaliero varia in base a età, sesso e condizioni. Per esempio, un uomo adulto necessita di circa 1 µg ogni kg di peso corporeo al giorno di vitamina K. Quantità che è di norma è garantita da una dieta varia ed equilibrata e anche dalla produzione endogena a livello della flora batterica. La carenza di questa vitamina, dunque,è difficilmente legata all’alimentazione. Possono, però,causare un deficit di vitamina K patologie all’apparato gastrointestinale (malassorbimento, morbo di Crohn etc.), altre condizioni che limitano l’assorbimento dei grassi nell’intestino (compreso l’abuso di alcol), l’utilizzo prolungato di antibiotici o di anticoagulanti (molecole antagoniste a questa vitamina). In questi casi, la mancanza di vitamina K può portare a emorragie dovute alla inadeguata sintesi dei fattori di coagulazione.
Da alcune ricerche scientifiche,inoltre, sembra esistere una relazione tra bassi livelli di vitamina K2 nel sangue e rischio di fratture e osteoporosi. La vitamina K2, infatti, agisce in modo sinergico con la vitamina D nel sostentamentodella densità ossea.
La vitamina K1, si trova principalmente invegetali a foglia verde (come spinaci, radicchio, rucola, crescione, lattuga, broccoli, cavolfiore, cavolo, cavolini di Bruxelles, verza, cime di rapa, rapanelli, rape, asparagi, rafanoe così via), anche inlegumi (piselli, ceci, soia e fagioli) e olive. Altre fonti sono la frutta come kiwi e avocado,frutta secca e cereali.Tra le fonti di origine animale, troviamo la vitamina nella sua forma K2nellacarne (fegato bovino e suino ne sono ricchi),uova,latte elatticini, ma in quantità meno rilevanti. Inoltre,è ricco di vitamina K il the, sia verde sia nero, mentre il caffè ne contiene un po’ meno. La K2 viene sintetizzata dalla flora batterica intestinale, è quindi necessario prendersene cura con alimenti prebiotici, ricchi di sostanze non digeribili ma che aiutano il microbiota a rimanere sano.
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FONTI
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