Composta da due molecole, acido nicotinico e nicotammide (nei vegetali, il primo, e nei tessuti animali, la seconda), la vitamina PP è alla base di importanti processi fisiologici. Partecipa alla respirazione cellulare, come coenzima alla catena respiratoria e nella produzione di energia.La vitamina PP è tra i componenti di due importanti coenzimi (NAD e NADP) e, in tale veste, partecipa a molte reazioni di ossidoriduzione con la funzione di cedere e/o acquistare ioni idrogeno.
La vitamina PP, inoltre, è utile per il metabolismo di carboidrati, proteine e grassi, oltre che essere coinvolta nella sintesi degli amminoacidi. A livello cardio-vascolare, poi, la niacina favorisce la circolazione sanguigna e riduce i livelli di colesterolo.Inoltre, fa bene alla pelle e preserva la salute delle mucose gastriche e dell’intestino. La vitamina PP, infine, è fondamentale anche per il buon funzionamento del sistema nervoso erisulta utile in caso di stress e ansia, oltre che migliorare memoria e sonno. La niacina ha anche un effetto tonico nel contrastare sensazioni di debolezza e stanchezza sia fisica sia mentale.
Ilfabbisogno giornalieroè di 6,6 mg ogni 1.000 kilocalorie assunte con l’alimentazione, ovvero18 mgal giorno per un uomo adulto, 14 mg per le donne, che sale a 22 mg durante la gravidanza e in allattamento. Neibambini va dai 7 mg durante l’infanzia fino a 18 mg durante l’adolescenza.
La sua carenza, in Italia a inizio ‘900,è stataassociata alla pellagra, una malattia che provoca pelle secca e desquamata con macchie rosse, disturbi intestinali, lesioni gastro-intestinali, diarrea, fino a disfunzioni neurologiche e schizofrenia. Questa malattia eradiffusa tra la popolazione poverache si nutriva principalmente di mais (oltre che quasi per nulla di cibi animali). Il mais, infatti, oltre a essere povero di niacina, è ricco di una sostanza (anti-vitamina PP) che si combina con la PP e la rende non-disponibile.
Ai giorni odierni, un deficit di niacina può dare vari sintomi: mal di testa, irritabilità, atonia muscolare, dimagrimento, intestino irregolare, digestione difficile, nausea, vomito, alitosi, dermatite, problemi a gengive e lingua (glossite). Anche un sovradosaggio (dovuto a uso diintegratori) può dare effetti collaterali quali: vampate, pressione bassa, prurito, eritema, mal di testa, dolore all’addome superiore, nausea e diarrea.
La niacina viene sintetizzata dall’organismo a partire dal triptofano, un amminoacido essenziale che si trova nelle proteine animali. Ecco perché le principali fonti di vitamina PP sono i cibi di origine animale (sotto forma di nicotammide), specialmente carni bianche(come tacchino e vitello), carne rossa e fegato di manzo. Nel pesce, la niacina si trova soprattutto in tonno, salmone, acciughe, sarde e pesce spada. Anchelatte e formaggi, sono ricchi di questa vitamina; mentre le uovane contengono una bassa quantità.
Tra gli alimenti di origine vegetale, la vitamina PP (come acido nicotinico) abbonda incereali integrali, legumi secchi e arachidi, mentre frutta e verdura in generale ne contengono poca. La niacina è presente anche nel lievito di birra.Nei cereali, la niacina è legata a peptidi, glicopeptidi o polisaccaridi; nel mais diventa disponibile solo se trattata in ambiente basico: per questo motivo la niacina delle tortillas messicane è assorbibile dall’organismo, mentre quella della classica polenta delle nostre pianure no.La niacina è contenuta anche nel caffè come derivato metilato trasformabile, durante il processo di tostatura dei chicchi, in acido nicotinico biodisponibile per il nostro organismo.
Un’alimentazione bilanciata e varia, con un introito sufficiente di alimenti di origine animale, garantisce un apporto adeguato di vitamina PP. In caso di carenza, medico o nutrizionista possono consigliare l’assunzione di integratori di vitamina PP ad anziani, chi pratica sport a livello medio-alto e chi svolge attività fisiche pesanti; come pure a chi ha subito ustioni per favorire la rigenerazione cellulare.
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FONTI
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