NOCCIOLE, UN TOCCASANA PER LA SALUTE A LUNGO TERMINE

  • di: Fondazione Valter Longodi Corinna Montana Lampo
  • 16 Ottobre 2021

Il 16 Ottobre si celebra la giornata mondiale dell’alimentazione, che ha la funzione di sensibilizzare ad un approccio virtuoso verso uno dei bisogni primari dell’uomo: il cibo. Uno degli obiettivi fondamentali è legato alla possibilità di visualizzare un futuro equo per la distribuzione di cibo e l’accesso agli alimenti, un problema purtroppo ancora centrale in determinati paesi in via di sviluppo. Questo è inoltre causa di un’ampia diffusione di malattie legate all’alimentazione, in particolar modo quelle del sistema circolatorio.La frutta a guscio (mandorle, nocciole, noci etc.) negli ultimi anni è diventata oggetto di svariate ricerche a carattere scientifico. È la ricca composizione di micro e macronutrienti a destare l’attenzione degli studiosi, che hanno approfondito gli effetti di un’assunzione prolungata della frutta secca, nella nostra alimentazione.

ALLA RICERCA DEI MICRONUTRIENTI

Un recente studio condotto dal Linus Pauling Institute dell’Oregon State University, pubblicato sul The Journal of Nutrition, ha evidenziato come un costante consumo di nocciole abbia migliorato in modo significativo il livello di magnesio e vitamina E, con effetti benefici sulla salute a lungo termine. Nello specifico, il team di ricercatori guidato da Alexander J. Michels ha proposto a un gruppo di persone dai 63 ai 69 anni circa, un regime alimentare in cui era prevista l’assunzione di nocciole per 16 settimane consecutive. Obiettivo della ricerca è stato stabilire se il consumo giornaliero di questo tipo di frutta a guscio da parte di persone in questa fascia di età, sane, avrebbe migliorato i biomarcatori di micronutrienti come magnesio e vitamina E.

La scelta di sottoporre a questo studio clinico queste persone è stata voluta perché dai circa 60 anni in su si è più a rischio nell’andare incontro a malattie croniche, proprio a causa di livelli inadeguati di vitamine e minerali. Un apporto insufficiente di questi importanti micronutrienti, infatti, può portare a varie problematiche di natura cronica come: disturbi cardio-vascolari, patologie epatiche, forme tumorali e malattie neuro-degenerative come il morbo di Alzheimer. Noci e nocciole specialmente sono ricche di minerali e vitamine e, in particolare, rappresentano un’ottima fonte di magnesio e vitamina E, importanti per la nostra salute.

QUALI SONO LE GIUSTE QUANTITÀ DI MAGNESIO E VITAMINA E

Un adulto dovrebbe consumare circa 15 mg al giorno di vitamina E. La notizia buona è che una porzione di 30 grammi di nocciole (più o meno 20 pezzi) contengono circa 4 mg di vitamina E (pari al 27% del fabbisogno giornaliero). Stesso discorso vale per il magnesio, la cui dose giornaliera media per un adulto sano è pari a 300 mg. In questo caso, però, il fabbisogno varia con età, sesso e altre condizioni specifiche. Per esempio, un uomo anziano dovrebbe assumerne oltre 400 mg, mentre una donna anziana oltre 300 mg. Le nocciole, come tutta la frutta secca in generale, sono un’ottima fonte di magnesio: 100 grammi di nocciole ne contengono 160 mg. Una carenza di magnesio è poco probabile, ma ci sono casi specifici in cui è possibile avere un deficit di questo importante minerale: per esempio, in chi soffre di diabete di tipo 2, celiachia, morbo di Crohn o assume farmaci.

LA FRUTTA SECCA AIUTA A STARE MEGLIO

Per valutare i livelli dei biomarcatori, ogni partecipante alla ricerca del Linus Pauling Institute è stato sottoposto a una serie di esami clinici all’inizio e al termine delle 16 settimane di osservazione. In particolare, sono stati eseguiti prelievi di sangue e urine, come pure sono state rilevate una serie di misure antropomorfe. I parametri considerati sono stati i seguenti: livelli di magnesio, lipidi, glucosio, insulina e proteina C-reattiva ad alta sensibilità, insieme ai metaboliti della vitamina E eliminati per via urinaria.

I risultati ottenuti hanno mostrato un aumento nei livelli di micronutrienti presenti, in particolare magnesio e vitamina E. I benefici riscontrati sono stati direttamente proporzionali al numero di nocciole assunte. Chi ne ha mangiate ogni giorno ha avuto maggiori benefici, rispetto a chi le ha mangiate solo una volta alla settimana. In ogni caso, anche questi ultimi hanno mostrato un miglioramento rispetto a chi non ha mangiato nessuna nocciola durante il periodo di osservazione. Un consumo di frutta secca può, dunque, avere un effetto benefico sulla salute: investire sulla sua coltivazione, e quindi sull’agricoltura, uno dei temi più cari a questa ricorrenza mondiale, potrebbe fornire un valido strumento dalle grandi potenzialità per cercare di arginare il divario socio-economico e combattere la malnutrizione

 

>>> Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

 

FONTI

  1. Michels AJ et Al. – Daily Consumption of Oregon Hazelnuts Affects α-Tocopherol Status in Healthy Older Adults: A Pre-Post Intervention Study – The Journal of Nutrition, Volume 148, December 2018

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