PERCHÉ L’OBESITÀ AUMENTA IL RISCHIO DI CANCRO

  • di: Fondazione Valter Longo
  • 4 Febbraio 2021

Una nuova ricerca svela in che modo l’obesità può aumentare il rischio di sviluppare un tumore. A spiegarlo sono i ricercatori del City of Hope National Medical Center in California, che hanno presentato il loro studio alla riunione annuale dell’American Chemical Society nel 2019. Alla base ci sono alti livelli di glucosio nel sangue e danni al DNA.

Questo perché il tessuto adiposo produce specifiche proteine (chiamate adipochine) che determinano uno stato di infiammazione cronica, collegata allo sviluppo di tumori. 

PERICOLO PIÙ CHE RADDOPPIATO NEI MALATI DI DIABETE

Il grasso in eccesso, inoltre, può quintuplicare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 che, a sua volta, aumenta il rischio di tumore di ben 2 volte e mezzo in più rispetto a un individuo sano, che presenta cioè valori di glicemia normali nel sangue. 

Da studi precedenti, si riteneva che l’aumento dell’incidenza di tumori nelle persone affette da diabete fosse dovuto a squilibri ormonali. È l’eccesso di insulina caratteristica del diabete di tipo 2 che, stimolando la crescita cellulare, causa l’insorgere di un tumore. 

Gli scienziati hanno approfondito la ricerca scientifica per spiegare meglio questi meccanismi. Secondo i ricercatori, l’associazione tra diabete e cancro si trova nel DNA danneggiato a causa dell’iperglicemia. Sono gli elevati livelli di zucchero nel sangue a provocare maggiormente danni nel DNA, come pure determinare una minore capacità di autoripararsi. 

LA SOLUZIONE STA NEL TENERE BASSI I LIVELLI DI GLUCOSIO NEL SANGUE

Ecco che allora i ricercatori del City of Hope National Medical Center hanno voluto indagare maggiormente sulla struttura del DNA. In particolare, hanno cercato di capire se alte concentrazioni di glucosio nel sangue sono in grado di creare danni ai filamenti di DNA, fenomeno alla base dello sviluppo tumorale. Per farlo, hanno analizzato culture cellulari e osservato topi in laboratorio, scoprendo che alcune porzioni di DNA (chiamati addotti) associati allo sviluppo tumorale, si trovano maggiormente nei tessuti e negli animali affetti da diabete. Inoltre, dalle osservazioni è emerso che il glucosio presente in eccesso nel sangue va a interferire con il processo di riparazione dei frammenti di DNA danneggiati. Da qui la conclusione che concentrazioni elevate di zucchero provocano danni al DNA e, al tempo stesso, inibiscono la riparazione, meccanismo che provoca instabilità nel genoma e determina l’insorgere del tumore.

Nello studio clinico di fase II, poi, i ricercatori hanno rilevato livelli elevati di addotti sia nel DNA sia nell’RNA di individui affetti da diabete di tipo 2. In questi soggetti, gli scienziati hanno trovato bassi livelli dei fattori di trascrizione mTORC1 e HIF1α. Proteine coinvolte nel processo di riparazione del DNA: mTORC1 stimola la produzione di HIF1α, la quale attiva i geni che avviano il tutto. Il prossimo step di ricerca è verificare se i farmaci in grado di stimolare la sintesi di queste due proteine, portino anche a una minore incidenza di tumori. Dato che la metfomina (il principale farmaco in uso per diminuire la glicemia) svolge anche un’azione stimolante nella riparazione del DNA danneggiato, i ricercatori stanno testando la combinazione con sostanze che stabilizzano le due proteine. In ogni caso, gli esperti consigliano di tenere bassi i livelli di glucosio nel sangue, per abbassare la probabilità di sviluppare un tumore. 

FONTI

  1. Science Daily – How diabetes can increase cancer risk: DNA damaged by high blood sugar – (August 25, 2019)
  2. American Chemical Society – How diabetes can increase cancer risk: DNA damaged by high blood sugar 

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